Io soffoco, io sto affogando. Sale a fior di labbra una parola: aiuto. Una parola che è un fiore da cinque petali e cinque soldi. Lei sale ed io scendo. In due, io e lei, siamo un ascensore mal equilibrato. Se ora mi guardo intorno è tutto fermo. Quell’aiuto non chiede aiuto. Non lo sa chiedere e, forse, non lo può ricevere. Dice che non c’è nulla da fare. Bisogna soffocare, bisogna annegare. Se in fondo non ci sarà neanche un veliero con il tesoro,chiederò ragione al peso delle cose. Le cose che soffocano, le cose che annegano.
3 commenti:
se e quando vuoi ci sono...
sosò
( è stato un colpo al cuore rientrare dopo un po' e trovare ridipinto )
ehi.. posso allungare il braccio, dall'altra parte, afferrarti la mano?
dori
Leggo con imperdonabile ritardo del ritorno di Ainda, che mi fa immenso piacere anche se appare aggrappata ad un fiore che affoga.
Mi fa piacere perché una richiesta d'aiuto è già un modo diligente per mettersi sopra una zattera. E' un buon inizio, su cui lavorare...
Inutile ricordarti che anche qui c'è un braccio teso verso di te, che aspetta solo di sentirti.
USACI!
Siamo qui per te,
Ben
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