sabato, giugno 16, 2007

Si accumulano le cose a cui non pensare, i luoghi da evitare, i nomi da non dire...
Mais...
Ancora non riesco a chiudere la porta, ancora non riesco a mettere da parte la speranza, ancora vi scrivo così come viene.
Ancora ho voglia e allo stesso tempo paura di partire. Ancora amo Firenze, le sue strade quando il vento è forte. Ancora cerco gli occhi dei bambini per strada, ancora annuso le pagine dei libri. Ancora guardo il cellulare e sono in attesa, ancora rido della mia ingenuità. Ancora mi piace sporcarmi le mani di inchiostro. Ancora leggo Dave Eggers e rido con lui. Ancora vedo un film al cinema e ne assaporo la magia. Ancora voglio scoprire canzoni nuove, riscoprire le vecchie... Ancora guardo Mastroianni e sempre, tutti i giorni, lo sposerei e risposerei. Ancora ascolto Battisti. Ancora guardo le foto di Pavese. Ancora mi siedo sui gradini di Santa Croce a tediare un'amica paziente con il racconto delle mie sventure. Ancora entro in qualche bottega, in qualche stanza, in punta di piedi. Ancora non sono stanca, ancora bevo una birra fresca e dormo poco. Ancora recupero il sonno perso. Ancora il mal di testa, ancora passerà.
Ancora scoprirò che in fondo ho già tanto, anche se tanto di ciò che amo è così lontano...
così lontano, così vicino...

p.s. E quando ho cominciato a scrivere davvero non mi rendevo conto che ero lì a scrivere e riscrivere il mio nome
buon finesettimana a quest'allegra compagnia
"[...] io ti ringrazio sconosciuta compagnia.
Non so nemmeno chi è stato a darmi un fiore
Ma so che sento più caldo il mio cuor
So che sento più caldo il mio cuor
Felicità
Ti ho perso ieri ed oggi ti ritrovo già
Tristezza va una canzone il tuo posto prenderà
Abbiam bevuto e poi ballato
è mai possibile che ti abbia già scordato?
Eppure ieri morivo di dolore
ed oggi canta di nuovo il mio cuor
oggi canta di nuovo il mio cuore [...]"
Mogol

2 commenti:

Benjamin Brown ha detto...

Lo sai qual'è il problema? che ancora contiene tutto ciò che ti te vuoi mantenere ma ti lega al tuo presente come un'ancora...
E allora guarda fiduciosa a ciò che non è ancora. Conserva quel che devi e inizia a coltivare il nuovo che avanza. E che un giorno sarà il tuo ancora...

E poi stai su che sabato arriva la cavalleria!

Un abbraccio forte,
Ben

ainda ha detto...

ma i miei "ancora" erano davvero ottimisti(sì,lo so, in realtà non tutti...alcuni, va beh, pochi!), ma sono gli ancora, quello che conserviamo di noi, che ci permette di crescere giorno dopo giorno, non credi? Le esperienze, per quanto possano essere negative, non possono cambiare alcune cose di noi, che è giusto conservare. ne parleremo anche a voce... intanto io sono pronta a levare l'ancora e a salpare, ancora una volta.