Sto rimandando tutte le decisioni di questi mesi a dopo la laurea...
Tutto, in tutti i campi, creando dentro di me un’attesa che so che non potrà che essere delusa, come lo è per tutte le attese. E allora, l’importante è che me ne renda conto già da ora. Mi si chiede di fare delle scelte, di risolvere dei problemi, di passare nove mesi della mia vita a Parigi (in Erasmus, potrebbe essere tanto bello che mi spaventa...). Io non so che cosa pensare, perché non so assolutamente più nulla di me, che vado avanti per inerzia, che ho sempre gli stessi problemi sulle spalle. Che ho perso buona parte di fiducia e speranza. Chissà che cosa mi attende, sono curiosa del mio futuro, anche nella sua banalità, del giorno dopo giorno, sarà comunque mio. È spaventoso, certo, quello che può esserci dietro l’angolo. La terra sotto i piedi che viene a mancare, il timore per il futuro, le amicizie che mutano. In parte ho avuto già un assaggio di tutto questo ed è un’amarezza a cui non potrò mai abituarmi. E dalla quale siamo e saremo uniti in tanti. Ma allora che cosa cambia? Che cosa vuol dire crescere, non vuol dire troppo spesso peggiorare? Diventa tutto più difficile, tutto più complicato. Tutto meno chiaro. Mi si dirà che è giusto che sia così, che le difficoltà non diminuiscono, anzi accrescono il valore delle nostre giornate, dei nostri piccoli o grandi risultati. È bello crescere...? Sì?
Non lo so, io mi ricordo solo quanto era bello quando avevo indosso il grembiule bianco con il nastro rosa. Le grandi cene di Natale, quando si era tutti insieme, e c’erano anche i nonni, e i baci sul volto rugoso del nonno, e le sue mani di terra. Il rosario di nonna, sgranato ogni sera. Ma mi ricordo anche che quei momenti non li vivevo come li avrei vissuti ora... il mio timore di bambina, mi faceva fuggire i bacini dei miei cugini più grandi. Io, che già parlo poco, mi chiudevo in un silenzio timido e riservatissimo, mi lasciavo stringere da quell’affetto, senza saperlo ricambiare. Un tempo si era tutti insieme, ed io sono stata spettatrice ed ora mi sento dentro un nodo di nostalgia che non si scioglie. Ma, crescere forse è sapere apprezzare cose alle quali prima non si pensava, forse perché la strada che si aveva davanti sembrava così lunga, che ci si diceva “c’è tempo”.
Soprattutto, io pensavo (ne ero certa) che la strada sarebbe stata dritta, con qualche curva forse, ma l’itinerario almeno prestabilito. Invece eccola, la mia strada: tutta una serie di stradine strette e in salita (e poi discese troppo ripide...), mille soste che avrei voluto evitare, ed un fardello sulla schiena che avrei voluto non caricarmi addosso. Ma questa è stata la mia lezione, e dovrò amarla, prima o poi, questa strada, che non è mai dritta (ma mi permette di guardarmi attorno), e questi pesi addosso (perché c’è sempre qualcuno che mi cammina accanto e prende qualche pietra dal mio mucchio, per alleggerirmi il carico). È un periodo strano, sentirsi così tanto sola, e allo stesso tempo così tanto amata da voler stringere, abbracciare, ringraziare e (perché no?) per una volta piangere di gioia.
Ainda ringrazia tutti i suoi compagni di viaggio.
9 commenti:
Che succede?Nelle ultime 2 settimane sei la quinta o sesta persona che sento in balia della paura per un domani ignoto.
Continuo a farmi persuaso che la nostra genarazione abbia qualche problema con la pulsione autodistruttiva..beh,per i tuoi dubbi non mi permetterei mai di darti consigli (si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio...)ma per lo stato d'animo uno si:cerca di non fare della tua ricerca un'ossessione.La ricerca del Senso è una gran cosa..ma non deve diventare la nostra Moby Dick.E per Parigi vai di corsa che ho bisogno di qualcuno che mi ospiti!Un abbraccione!
Buon "lunedì" molto familiare...
Ho letto tutto d'un fiato, mi sono emzionata con te, ho vissuto leggendo tue paure, dubbi, interrogativi e credo tu abbia un sano bisogno di tranquillità e lucidità per poter prendere le giuste decisioni.
So che non è affatto facile, ma il nuovo spesso spaventa sempre...ferma un pò i pensieri, blocca per un attimo le paure e respira...
a dopo e per qualsiasi cosa ci sono...un bacio
ainda.. in portoghese significa ancora.. e allora .. ancora combatti, alzati in piedi, guarda i palmi delle mani e le prime rughe sul viso.. sentilo il tempo che passa e non fuggirlo, vivilo. non spaventarti... ah parigi pagherei se qualcuno mi ci facesse trasferire per un po'.. l'esperienza fuori ti forma ti fa sentire nuovi odori, ti fa capire che crescere "peggiorare" cambiare non è poi così male.. ti dà nuova luce e nuove ombre.. Più si ha timore più il timore assale perchè si rischia di restar fermi. "è tutto un eterno movimento".. lasciati vivere e non cercar di spiegare tutto .. perchè il caso il destino e i sorrisi spesso non hanno un perchè. e se vuoi parlar con chi ci è già passato.. son qui! buona vita..
Buongiorno...come va? La laurea è fissata? Fammi sapere, e soprattutto spacca tutto...un bacio
la laurea è martedì...
manca così poco...
Grazie Ben, Sofia e Fabiluna... sono senza parole, vi vorrei raccontare della mia gioia di due giorni fa, di quando camminavo per Firenze ridendo per strada, salutando tutti e canticchiando... Di quando ho sentito che va bene così, tra i soliti alti e bassi, di quando ho capito che la felicità a volte arriva all'improvviso e devo solo avere la voglia di ricrederci. Darmi una possibilità e insomma, guardare sempre avanti... ed affrontare le solite paure e difficoltà che certo non posso sperare che spariscano con un colpo di spugna... combatterò...e spero di raccontarvi presto delle nuove battaglie. vi abbracio e vi mando un sorriso che mi splende dentro...
finalmente.... che bello... meravigliosi i momenti che capitano così all'improvviso per la strada !
dai, in bocca al lupo per martedì..e vedrai che soddisfazione... (poi vabbè le crisi post-laurea sono quasi normali..ma poi tutto passa!) take your time ... and...
smile!
fabi
«E sto bene
Io sto bene come uno quando sogna
non lo so se mi conviene
ma sto bene... che vergogna...
(...)
È come un'illogica allegria
di cui non so il motivo
non so che cosa sia.
È come se improvvisamente
mi fossi preso il DIRITTO
DI VIVERE IL PRESENTE...»
GG - L'illogica allegria
Ti presto le parole di GG, il mio fratello maggiore... Perchè la rivoluzione nasce dal riprendersi questo diritto... goditi questo presente!
Un abbraccio forte,
Ben
PS: Ma quanto è bello leggerti così!!
Ti penserò intensamente e festeggerò da lontano per te... In bocca al lupo e fammi sapere...
Un bacio
arrivo con colpevole ritardo, ma arrivo in tempo, se non ho letto male la tua laurea è martedì/domani..
in bocca al lupo di cuore,a me manca ancora una manciata di lune ma a volte sento già il profumo di quel fatidico giorno..
quanto a parigi, all'erasmus, non esitare ad andarci..
io sono stato a valencia, e da allora..mi si è aperta la vita..quasi s.velato ciò che conta, e come ci si debba lasciar andare, la stessa sensazione di quando in mare ti metti a fare il morto, scopri che galleggi, che i suoni sono diversi, e che ci sono attimi in cui sei cullato dalla vita...
Posta un commento