
Richiamata all’ordine da Ben, eccomi qui.
Il problema è che non riesco facilmente a raccontare.
Raccontare un’altalena è difficile.
Potrei scrivervi di quando qualcuno a sorpresa mi spinge da dietro ed arrivo in alto, senza sforzo e devo solo godermi un bello spettacolo. Potrei scrivervi di quando devo essere io da terra a prendere una piccola rincorsa sui piedi, la grande soddisfazione di salire ugualmente, e lo spettacolo è ancora più bello. Ma sapete anche voi che l’altalena, inevitabile, ridiscende, sapete tutti il lavoro e la coordinazione necessari perché il moto continui.
Sapete tutti come funziona un’altalena e non credo di aver mai conosciuto qualcuno a cui questo gioco non piacesse. Da sempre uno dei miei preferiti.
Sono viva ancora, festeggiato da poco il primo mese parigino.
E ancora, direte voi, non vi ho raccontato niente!
Chiedo perdono, sull’altalena a stento c’è posto per carta e penna, un computer diventa troppo ingombrante. No, la verità forse è che ho ancora le idee poco chiare, su questa esperienza, su me qui. Su ciò che ho lasciato e ciò che non ho ancora trovato. Ma qui finisce per sembrare un post malinconico, invece ciò che volevo soprattutto dire è la Bellezza di questa città. La adoro. Io, così diffidente nei suoi confronti.
Comunque, rieccomi qui, con i miei disegnino stupidi, con i miei piccoli racconti...
Constato che non riesco a raccontarvi bene di questi giorni qui, vorrei dirvi tutto e bene. Alla fine rinuncio, aspettando il momento adatto, che non verrà. Perché se sono triste non mi va di scrivere cose tristi e se sono allegra probabilmente sono anche fuori a fare qualcosa che mi rende tale.
Ma allora che fare?
Su queste pagine ci sarà un puzzle, un po’ sgangherato.
Continuo a disegnare, sapete, anche se sul mio taccuino.
Avrete notato che lo stile di Ainda è cambiato da quando è a Parigi? Ahimé, colpa dell’assenza del mouse, non potrò più produrre i capolavori di una volta. Ma mi sto dando all’astrattismo, la prossima opera sarà un Rinoceronte Rosso, per la gioia di Ben.
In attesa di mettere insieme i tasselli del puzzle...
Il problema è che non riesco facilmente a raccontare.
Raccontare un’altalena è difficile.
Potrei scrivervi di quando qualcuno a sorpresa mi spinge da dietro ed arrivo in alto, senza sforzo e devo solo godermi un bello spettacolo. Potrei scrivervi di quando devo essere io da terra a prendere una piccola rincorsa sui piedi, la grande soddisfazione di salire ugualmente, e lo spettacolo è ancora più bello. Ma sapete anche voi che l’altalena, inevitabile, ridiscende, sapete tutti il lavoro e la coordinazione necessari perché il moto continui.
Sapete tutti come funziona un’altalena e non credo di aver mai conosciuto qualcuno a cui questo gioco non piacesse. Da sempre uno dei miei preferiti.
Sono viva ancora, festeggiato da poco il primo mese parigino.
E ancora, direte voi, non vi ho raccontato niente!
Chiedo perdono, sull’altalena a stento c’è posto per carta e penna, un computer diventa troppo ingombrante. No, la verità forse è che ho ancora le idee poco chiare, su questa esperienza, su me qui. Su ciò che ho lasciato e ciò che non ho ancora trovato. Ma qui finisce per sembrare un post malinconico, invece ciò che volevo soprattutto dire è la Bellezza di questa città. La adoro. Io, così diffidente nei suoi confronti.
Comunque, rieccomi qui, con i miei disegnino stupidi, con i miei piccoli racconti...
Constato che non riesco a raccontarvi bene di questi giorni qui, vorrei dirvi tutto e bene. Alla fine rinuncio, aspettando il momento adatto, che non verrà. Perché se sono triste non mi va di scrivere cose tristi e se sono allegra probabilmente sono anche fuori a fare qualcosa che mi rende tale.
Ma allora che fare?
Su queste pagine ci sarà un puzzle, un po’ sgangherato.
Continuo a disegnare, sapete, anche se sul mio taccuino.
Avrete notato che lo stile di Ainda è cambiato da quando è a Parigi? Ahimé, colpa dell’assenza del mouse, non potrò più produrre i capolavori di una volta. Ma mi sto dando all’astrattismo, la prossima opera sarà un Rinoceronte Rosso, per la gioia di Ben.
In attesa di mettere insieme i tasselli del puzzle...
2 commenti:
A me questo puzzle sgangherato piace. E pure il tono di questi post. Mi piace persino l'altalena...
In più ti dirò: per gli adattatori non so, ma credo proprio che i mouse li vendano anche a Parigi!
E vedi di fare un capolavoro col rinoceronte rosso visto che mi hai fatto sciroppare tutta l'arte contemporanea del Pompidou con la folle scusa che il museo era piccolo... :P!!!
cara nostra artista continua così, lascia quà a là colori, sorrisi, e linee e alla fine tutto diventerà 1 opera speciale e unica...ne sono certa...baci grandi grandi e ricchi di tanto affetto...
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