Non si è mai pronti per gli appuntamenti importanti... ma questo non fa che rendere più inebriante il buttarsi. Ma perché invece di nutrirti del pessimismo truffautiano non ti immergi nel sano ottimismo Lecontiano de "L'homme du train"? Uno dei miei film preferiti, penso che ti darebbe un po' di coraggio...
Ben, lo so che è anche perché mi conosci bene, ma tu mi credi pessimista anche quando non lo sono! La canzone parla di due che si conoscono e si perdono, per poi ritrovarsi e riperdersi, ma infine si ritrovano e nel "tourbillon de la vie" cominciano a girare insieme... quindi... la vie en rose (ok, la smetto con il francese). Sai, qualcosa è cambiato, ho messo in lavatrice la tovaglia di cui parlavo tempo fa, anzi, forse era già in lavatrice da un po' senza che me ne rendessi conto... Insomma, chissà se riuscirò a cantare come la Piaf: "Non! Rien de rien Non! Je ne regrette rien C'est payé, balayé, oublié Je me fous du passé!"
Beh, non è che abbia conosciuto molta gente che per ottimismo citi "Jules e Jim"... di solito gli ottimisti citano Julie Andrews al limite... Comunque son contento che tu abbia fatto la lavatrice, non mi sembrava molto elegante espatriare con i panni sporchi... :) e poi scusa, a Parigi ci si veste di nuovo, ci si veste parisienne!
Un bacione, Ben
PS: tu comunque l'uomo del treno (ri)guardalo lo stesso...
"L'uomo del treno" mi ricorda troppo Venezia, il Lido, e "i Ianex" che se ne partono in Erasmus e mi tornano con una svedese! (vedo che cambia la nazionalità, ma è un destino che si ripete!). Ma seguirò il tuo consiglio e lo rivedrò, anche perché era uno di quei film che ti facevano sentire che essere lì era bello non solo per la compagnia, ma anche per i film... Hai ragione riguardo Jules et Jim, ma c'est moi. A presto
5 commenti:
Non si è mai pronti per gli appuntamenti importanti... ma questo non fa che rendere più inebriante il buttarsi.
Ma perché invece di nutrirti del pessimismo truffautiano non ti immergi nel sano ottimismo Lecontiano de "L'homme du train"? Uno dei miei film preferiti, penso che ti darebbe un po' di coraggio...
Au revoir,
Ben
Ben, lo so che è anche perché mi conosci bene, ma tu mi credi pessimista anche quando non lo sono!
La canzone parla di due che si conoscono e si perdono, per poi ritrovarsi e riperdersi, ma infine si ritrovano e nel "tourbillon de la vie" cominciano a girare insieme... quindi... la vie en rose (ok, la smetto con il francese). Sai, qualcosa è cambiato, ho messo in lavatrice la tovaglia di cui parlavo tempo fa, anzi, forse era già in lavatrice da un po' senza che me ne rendessi conto...
Insomma, chissà se riuscirò a cantare come la Piaf:
"Non! Rien de rien
Non! Je ne regrette rien
C'est payé, balayé, oublié
Je me fous du passé!"
Beh, non è che abbia conosciuto molta gente che per ottimismo citi "Jules e Jim"... di solito gli ottimisti citano Julie Andrews al limite...
Comunque son contento che tu abbia fatto la lavatrice, non mi sembrava molto elegante espatriare con i panni sporchi... :) e poi scusa, a Parigi ci si veste di nuovo, ci si veste parisienne!
Un bacione,
Ben
PS: tu comunque l'uomo del treno (ri)guardalo lo stesso...
"L'uomo del treno" mi ricorda troppo Venezia, il Lido, e "i Ianex" che se ne partono in Erasmus e mi tornano con una svedese! (vedo che cambia la nazionalità, ma è un destino che si ripete!). Ma seguirò il tuo consiglio e lo rivedrò, anche perché era uno di quei film che ti facevano sentire che essere lì era bello non solo per la compagnia, ma anche per i film...
Hai ragione riguardo Jules et Jim, ma c'est moi. A presto
tornata... spero tutto bene!
pochi giorni lontano da casa e un susseguirsi di pensieri su ciò che è giusto e sbagliato... vedremo
solobaci e bacini
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